Le tappe della trasgressione sulle Alpi liguri del Bacino Terziario durante l'Oligocene inferiore, medio e superiore
La trasgressione (quando il mare invade le terre emerse si parla di trasgressione) del Bacino Terziario Piemontese inizia da NE (rispetto alla geografia attuale), ove (dintorni di Voltaggio) è datata all'Oligocene inferiore, e si propaga verso SO, ove (dintorni di Ceva) giunge alla fine dello stesso periodo; i primi sedimenti marini sono ovunque conglomerati o arenarie grossolane ("Formazione di Molare").
Localmente, al di sotto dei termini marini, si trovano depositi continentali o salmastri, che hanno colmato piccoli bacini intramontani (Acquafredda, vicino a Voltaggio; Pianfolco; Sassello e S.Giustina; Cadibona; Bagnasco), installati in depressioni prodotte e mantenute dall'attività tettonica. Le flore, localmente abbondanti, ed i resti di vertebrati terrestri (Anthracotherium a Cadibona) hanno consentito sia di datare all'Oligocene, con intervalli di tempo variabili nei vari bacini, questa attività tettono-sedimentaria intracontinentale, sia di riconoscere che il clima era di tipo tropicale-subtropicale.
oligocene medio
Particolarmente interessante è il bacino di Sassello e S.Giustina, ove i depositi a flore tropicali sono ricoperti da altri di ambiente salmastro, nella parte superiore dei quali si intercalano ripetutamente i primi sedimenti marini, talora ricchissimi di coralli. Ciò testimonia l'avanzata progressiva del mare verso S, accompagnata da temporanei ritiri, entro una profonda insenatura; nell'Oligocene superiore il fondo di quest'ultima arrivò alla zona di Celle-Varazze, ove si installò un delta, i cui conglomerati sono attualmente osservabili lungo la costa ligure; a S di quest'ultima esistevano allora le terre emerse alimentanti la deposizione del delta.
oligocene superiore